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Ecomuseo
delle miniere
di Gorno

Che cos’è
un ecomuseo?

Una delle definizioni più efficaci di Ecomuseo è quella originariamente proposta dai francesi Georges Henri Riviére e Hugues de Varine e che fa riferimento alle differenze fra musei tradizionali ed Ecomusei: se al museo tradizionale si associano i concetti di “collezione”, “immobile” e “pubblico”, all’Ecomuseo vanno associati i concetti di “patrimonio”, “territorio” e “popolazione”. La definizione sulla quale lavora il Laboratorio Ecomusei è quella di un “patto” con il quale una “comunità” si impegna a “prendersi cura” di un “territorio”.

Patto

“Patto”, e non norme, che obbligano o proibiscono qualcosa, ma un accordo non scritto e generalmente condiviso. – “Comunità”, ovvero i soggetti protagonisti non sono solo le istituzioni poiché il loro ruolo propulsivo, importantissimo, deve essere accompagnato da un coinvolgimento più largo dei cittadini. – “Prendersi cura”, cioè conservare ma anche saper utilizzare, per l’oggi e per il futuro, il proprio patrimonio culturale in modo da aumentarne il valore anziché consumarlo.

Territorio

“Territorio”, inteso non solo in senso fisico, ma anche come storia della popolazione che ci vive e dei segni materiali e immateriali lasciati da coloro che lo hanno abitato in passato.

Le tematiche dell’ecomuseo

L’Ecomuseo delle Miniere di Gorno – il viaggio dello zinco tra alpeggi e miniere – nasce in primo luogo con l’intento di rinsaldare il legame della comunità locale con le proprie radici, la propria storia e le proprie tradizioni. Tale obiettivo si sta attuando attraverso interventi di ricerca, salvaguardia e valorizzazione della cultura e del territorio. L’attività peculiare della comunità di Gorno, che ha contribuito a conformare il paesaggio stesso, era un tempo, principalmente, quella estrattiva; ma il mondo minerario è sempre stato

profondamente legato a quello rurale, agli alpeggi e al governo del bosco: i minatori fuori dalla galleria accudivano le bestie, producevano formaggio per la famiglia, “andavano” per legna e per erbe, si rivolgevano per ogni necessità spirituale e materiale ai santi della tradizione.
Proprio per indagare e valorizzare questo ricco patrimonio culturale e paesaggistico, si è scelto di intrecciare temi che solo apparentemente sembrano disgiunti ma che sono riferiti a un medesimo ambito, quello dell’interazione fra l’uomo, il lavoro, la montagna e la sua spiritualità.

2009: nasce l’Ecomuseo

L’Ecomuseo delle Miniere di Gorno – il viaggio dello zinco tra alpeggi e miniere – nasce in primo luogo con l’intento di rinsaldare il legame della comunità locale con le proprie radici, la propria storia e le proprie tradizioni. Tale obiettivo si sta attuando attraverso interventi di ricerca, salvaguardia e valorizzazione della cultura e del territorio. L’attività peculiare della comunità di Gorno, che ha contribuito a conformare il paesaggio stesso, era un tempo, principalmente, quella estrattiva; ma il mondo minerario è sempre stato

profondamente legato a quello rurale, agli alpeggi e al governo del bosco: i minatori fuori dalla galleria accudivano le bestie, producevano formaggio per la famiglia, “andavano” per legna e per erbe, si rivolgevano per ogni necessità spirituale e materiale ai santi della tradizione.
Proprio per indagare e valorizzare questo ricco patrimonio culturale e paesaggistico, si è scelto di intrecciare temi che solo apparentemente sembrano disgiunti ma che sono riferiti a un medesimo ambito, quello dell’interazione fra l’uomo, il lavoro, la montagna e la sua spiritualità.

Obiettivo dell’ecomuseo è il coinvolgimento della popolazione attraverso il volontariato e le attività delle associazioni.

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